POLLO AL CURRY



La storia del curry è molto antica. Quella del curry entrato a casa mia è molto recente.
Non ho preso il curry indiano, ho preferito quello turco per una sola ragione.
Nella cultura turca è fondamentale contrattare su tutti gli acquisti, e restare in un negozio di spezie più di mezz’ora per 200 gr di curry mi ha riportato alla memoria i grandi mercati rionali in cui sono cresciuta.
Buon viaggio palatale a tutti.

PER 4 PERSONE
3 carote
2 cipolle grandi
6 filetti di pollo tagliati a pezzi
curry qb
succo di limone
panna da cucina o 1 vasetto di yogurt greco
sale 1 dado vegetale

Grattugiare le carote e tagliare le cipolle molto sottili.
Rosolare il tutto con olio abbondante, poi aggiungere i pezzetti di pollo, e a poco a poco il brodo. Io invece di aggiungere il brodo metto direttamente il dado in pentola e poi aggiungo pian piano l’acqua calda.
A fine cottura(quando il pollo è fatto) aggiungere due cucchiai di curry(dipende da come vi piace),la scatoletta di panna, e una spruzzata di limone.
Servire con riso basmati.


TEMPO DI PREPARAZIONE: 40 minuti inclusa la cottura
COSTO A PERSONA: 1 euro.

VELLUTATA BENESSERE



Di sicuroin molti saranno stati colpiti dal nome  “vellutata benessere”. E’ d’obbligo una spiegazione. Che i legumi siano fonte di benessere fisico è noto a tutti, ma per noi cultori della praticità, economia, e facilità, il termine benessere assume tutta un’altra forma.
Consiglio questa ricetta a chiunque, anche a chi in cucina sa solo accendere e spegnere i fornelli. La cosa più difficile sarà aprire le scatolette.
Chi ama la genuinità troverà il tutto dissacrante..correremo questo rischio.

PER 4 PERSONE

1barattolo di fagioli borlotti
1 barattolo di lenticchie
1 barattolo di ceci
1 barattolo di polpa di pomodoro.
Alloro
Aglio
Sale
Olio
Peperoncino
Pepe

Apire le scatolette, scolare i legumi e poi sciacquarli con acqua abbondante.
Una volta lavati e scolati metterli in una pentola con la polpa di pomodoro e frullare tutto.
Cuocere a fuoco lento per circa un’ora aggiungendo un aglio intero, alloro qb, sale, olio, peperoncino qb e una spruzzata di pepe.
Aggiungere durante la cottura un bicchiere d’acqua nel caso in cui si asciughi troppo.

Io l’ho servita su un letto di crostini..ve lo consiglio.

TEMPO DI PREPARAZIONE: 5 minuti esclusa la cottura
COSTO A PERSONA: 0, 30 centesimi

PATATE AL CARTOCCIO



Dicono che questa ricetta sia bavarese, perché lì di patata se ne intendono.
In realtà io ho conosciuto questa specialità con la crema galaktos, perché nonostante la crisi economica anche i greci di patate se ne intendono.
Non è mia intenzione e usanza favorire la cultura maschilista, ma spero che questo possa essere un velato tentativo di avvicinare anche gli uomini alla cucina.


PER 4 PERSONE
4 PATATE GRANDI
5 CAPI DI SALSICCIA
CIPOLLA
FORMAGGIO FRESCO(qualsiasi)
LATTE

Lavare le patate e avvolgerle nella carta stagnola. Metterle in forno per circa 50 minuti.
Nel frattempo far dorare in padella la cipolla con la salsiccia spezzettata. Quando la salsiccia è pronta aggiungere 3 cucchiaiate di formaggio fresco(stracchino, crescenza, feta) e farlo sciogliere aiutandosi con del latte.
Il composto deve avere una consistenza cremosa.
Non appena le patate saranno pronte scartarle e fare un taglio verticale lungo la parte lunga.
All’interno dell’apertura inserire la crema di salsiccia e formaggio.

VARIANTE AI FUNGHI: per la crema ai funghi cuocere i funghi trifolati in padella e aggiungere il formaggio.

VARIANTE AL GORGONZOLA: per la crema al gorgonzola sciogliere in padella con il latte i il gorgonzola con l’aggiunta di unpaio di cucchiai di parmigiano o pecorino.


VARIANTE PANNA ACIDA : spalmare direttamente la panna acida sulla patate e aggiungere erba cipollina.


COSTO A PERSONA: 0,75 CENTESIMI
TEMPO DI PREPARAZIONE: 50 MINUTI PER LA COTTURA DELLE PATATE, 10 MINUTI PER LA PREPARAZIONE DELLA CREMA.

STELLE DI RISO



Se per le strade ci sono già le lucine ad intermittenza e i negozi sfoggiano muschio, fiocchi rossi e pacchi regalo in vetrina.
Se in tv cominciano a vedersi i primi spot innevati, i primi Babbo Natale. Se nella casella della posta è già arrivato il primo volantino con gli sconti di Natale e le occasioni sotto l’albero..bhe, in tutti questi casi non c’è via d’uscita. Bisogna accettare di essere entrati nel tunnel natalizio.Qui la gente si divide in due: chi rispolvera dalla cantina il vecchio albero e le decorazioni tramandate di generazione in generazione(nella categoria rientrano per altre ragioni anche i “genovesi”) e chi ha già organizzato la gita con le amiche per rifornirsi di nuovi addobbi.
E alla tavola? Chi ci ha già pensato? Bhe…io.


PER 6 PERSONE(12 stelle)

250 gr di riso lessato, o di riso allo zafferano
2 uova
3 cucchiai di piselli
cipolla
formaggio a pasta filante
4 cucchiai di parmigiano


Mischiare il riso già cotto con le uova e il parmigiano.
Creare uno strato di riso negli stampini(io ho scelto le stelle) fino a riempire meno di metà formina.
Intanto cuocere i piselli con la cipolla in una padella.
Versare su ogni strato di riso un pezzo di formaggio a pasta filante e un po’ di piselli(come nella foto).
Ricoprire con il riso il resto dello stampino.
Cuocere in forno a 200 gradi per circa 15 minuti(finchè il riso non sembrerà dorato)

COSTO A PERSONA: 0,40 CENTESIMI A PERSONA
TEMPO DI PREPARAZIONE: 30MINUTI(esclusa la cottura)

COZZE RIPIENE



Cresce la polemica sulle polveri sottili a Milano. La domenica a piedi serve o no? Chi a Milano si è colorato di arancione parla di successo, chi invece non è riuscito a fare la solita gita all’ikea anche solo per mangiare le polpette alla marmellata sta ancora bestemmiando in turco.
Per chi pigramente è colpito dal freddo e in queste domeniche non ha voglia di uscire, invece di lamentarsi io propongo di cimentarsi con quello che secondo me è il non plus ultra in cucina. Non vorrete più uscire…e non mi riferisco alla complessità della preparazione, ma al tentativo di alzarsi dal divano dopo un’abbuffata di cozze ripiene.



PER 6 PERSONE:

1KG di COZZE
200 gr PAN GRATTATO
1 AGLIO
15 CUCCHAI PECORINO GRATTUGIATO
2 UOVA
SALE
PREZZEMOLO qb
50 GR FETA
LATTE QB

Pulire le cozze e farle aprire in un padella con coperchio a fuoco lento(per circa 5 minuti).
Intanto preparare il ripieno unendo al pan grattato le uova, i formaggi(potete anche metterci dei piccoli pezzetti di formaggio a pasta filata), l’aglio tagliato, prezzemolo, sale.
Per amalgamare l’impasto aggiungere il latte finchè l’impasto non avrà la consistenza di una pappina abbastanza solida.
Prendere le cozze ad una ad una (con tutte due le parti di guscio) e riempirle aiutandosi con un cucchiaino(come nella foto).
Adagiare le cozze riempite in una teglia con olio. Spruzzare dell’olio anche sulle cozze. Infornare a 200 gradi per 15 minuti(finchè il ripieno non diventa dorato).


COSTO A PERSONA: 0,60 centesimi
TEMPO DI PREPARAZIONE: 20 minuti(esclusa la cottura)

MUFFIN DI CARNE




Non ho mai pensato all’antipasto come a qualcosa di rilevante. L’antipasto per me erano patatine noccioline perché è il fulcro quello che conta. Poi però mi sono accorta che “presentarsi”in un certo modo, in questo certo mondo è fondamentale(giuro di avere la faccia perplesse mentre scrivo tutto ciò).
Pensate a come ci si presenta quando si inizia qualcosa, e all’etichetta che ti cuci addosso dall’inizio alla fine(giuro che la mia faccia da perplessa è diventata evidentemente polemica).
E con questo non voglio dire che il resto non sia importante, soprattutto in un momento come questo in cui anche l’ex presidente di questo paese ha capito che le promesse iniziali non sarebbero bastate(la mia faccia ha accennato un sorriso malizioso).
Mi permetto di festeggiare con un piatto che fa la sua porca figura.

PER 6 PERSONE:

3 CAROTE GRANDI
1 CIPOLLA
1 UOVO
100 gr di CARNE MACINATA
3 CUCCHIAI di PAN GRATTATO
PASTA SFOGLIA o PASTA PER PIZZA QB.

Tagliare le carote e la cipolla in pezzi molto piccoli e far soffriggere in una padella con l’olio.
Aggiungere dell’acqua (se c’è anche un goccio di vino) finchè le carote non saranno diventate tenere.
Quando l’acqua sarà del tutto asciugata, aggiungere a fuoco spento la carne, l’uovo, il pane e mischiare il tutto.
Intanto stendere la pasta e creare la base all’interno delle formine(come nella foto).
Riempire le formine con il ripieno e poi chiuderlo aiutandosi con i lembi in eccesso.
Cuocere in forno a 200 gradi per circa 15 minuti.



TEMPO DI PREPARAZIONE: 15 MINUTI
COSTO A PERSONA: 0,40 CENTESIMI

FIORI DI ZUCCA RIPIENI AL FORMAGGIO



Mercato rionale, sabato mattina. Giro per le bancarelle cercando frutta e verdura “dalla bella faccia” e soprattutto mi assicuro che non mi chiedano un rene in cambio di un po’ di verdura di stagione. Gente che si destreggia da una bancarella all’altra, gente che sorride, gente che urla”larobabella”.
In molti dicono che rispetto ai poveri milanesi con carrellino in mano, io ho una marcia in più perché comunico con i venditori in lingua madre.
È strano ma a Milano al mercato non ti chiamano con “uè sciura, ven qi” ma con “signorì, vi cè bell la zucchin”. Spesso mi sono chiesta quale sia il reale tasso di natività in Puglia o se per vendere bene i fruttivendoli facciano anziché lezioni di marketing lezioni di pugliese.
Anche lo straniero che mi ha venduto i fiori di zucca aveva una leggera inflessione pugliese. È vero, io ne ho approfittato e grazie al “vernacolo fruttivendolese“ e ne ho portati a casa 30 a 1 euro.

PER 4 PERSONE:

30 FIORI DI ZUCCA
500 gr DI RICOTTA
20 CUCCHIAI DI PAN GRATTATO
11 CUCCHIAI DI LATTE
50 gr DI CRESCENZA
4 CUCCHIAI DI PARMIGIANO GRATTUGIATO
1 AGLIO tagliato in pezzi molto piccoli
2 UOVA


Sbattere le uova, aggiungere un pizzico di sale e mischiarle con la farina, la ricotta, la crescenza e il parmigiano. Aggiungere il pan grattato e amalgamare il tutto aiutandosi con il latte. Aggiungere l’aglio e assicurarsi che l’impasto sia ben compatto(nel caso non lo fosse aggiungere del pan grattato).
Intanto lavare i fiori di zucca e togliere il pistillo all’interno senza rovinare i petali. Con un cucchiaino riempire il fiore dall’interno(come nella foto) e poi richiuderlo rimettendo a posto i petali.
Mettere dell’olio in una teglia e adagiare delicatamente i fiori riempiti. Poi mettere dell’olio anche sopra i fiori. Cuocere in forno a 180 gradi per circa 15 minuti fin quando saranno ben dorati.

TEMPO DI PREPARAZIONE: 15 minuti
COSTO A PERSONA: 0,80 centesimi

GNOCCHI DI CAROTE



In molti si sono chiesti l’origine del detto”ridi ridi, che la mamma ha fatto i gnocchi”.
I romani, in barba alla grammatica furono i primi a capire quale gioia potessero regalare gli gnocchi. Questo vale anche il giorno dopo in cui si festeggiano i morti, e la morte ce l’hai un po’ addosso dato che sei dovuto tornare a lavorare dopo un lungo ponte di vacanze.
Ieri a questa stessa ora ronfavi sotto il tuo caldo piumone?
Sei seduto ad una scrivania e vorresti gli occhiali con gli occhi finti per dormire un po’?
Devi ascoltare i racconti delle vacanze del tuo ricco capo mentre tu al massimo ti sei concesso una passeggiata fuoriporta?
Il collega accanto a te puzza ma devi subire?
Oggi consoliamoci con un “ridi ridi, che la mamma ha fatto i gnocchi”.




PER 4 PERSONE

500 gr DI CAROTE
500 gr DI PATATE
1 UOVO
350 gr DI FARINA


Sbucciare e lessare le patte e le carote insieme. Lasciarle raffreddare e creare una purea.
Mischiare il tutto con la farina e l’uovo e amalgamare.
Formare dei filoncini aiutandosi con la farina, e poi tagliare grossolanamente con il coltello(come nella foto).
Intanto far bollire l’acqua(consiglio di metterci un filo d’olio che servirà a non far attaccate gli gnocchi) e mettere a cuocere un po’ alla volta gli gnocchi.
Gli gnocchi sono pronti appena salgono a galla.

CONDIMENTO: io ho fatto saltare in padella gli gnocchi con burro, salvia, una spolverata di grana e una spolverata di pepe nero.



TEMPO DI PREPARAZIONE: 60 minuti
COSTO A PERSONA: 0,55 euro

RISOTTO D'AUTUNNO(zucca, funghi e salsiccia)


Se ti affacci alla finestra e riesci a sentire, insieme allo smog, l’odore di legna bruciata..
se per strada gli ambulanti vendono le caldarroste…
se appena esci ti si gela il naso, allora è proprio arrivato l’autunno.
Fossi in voi non ne farei una tragedia, anzi.
Se d’estate c’è la prova costume(da bagno) in inverno vi può capitare solo la prova costume(di Babbo Natale). Quindi dateci dentro, e se il cambio di stagione vi ha presentato la tanto temuta depressione, cucinate l’intera ricetta con il burro.
Assicuro la riuscita e..il sorriso.



PER 4 PERSONE
400 gr di zucca
½ cipolla grande
250 gr di funghi
350 gr di riso
dado o brodo vegetale
salsiccia qb
parmigiano e pecorino grattugiati
prezzemolo fresco

Tagliare la zucca a dadini piccoli e metterla in una padella con la cipolla. Farla rosolare e aggiungere il riso.
Far dorare il riso e aggiungere i funghi affettati. I funghi faranno acqua. Far asciugare l’acqua prima di aggiungere il brodo e continuare in questo modo( ogni volta che l’acqua si asciuga aggiungere il brodo caldo).
Quando il riso è quasi cotto aggiungere dei pezzetti di salsiccia e far cuocere tutto insieme.
A fine cottura spegnere il risotto e aggiungere una noce di burro, del parmigiano misto a pecorino grattugiato, e del prezzemolo fresco.

TEMPO DI PREPARAZIONE: 20 MINUTI
COSTO A PERSONA:0,85 centesimi

BOMBOLONI DI ZUCCHINE


Sembra che sia difficile cambiare look senza farsi notare. E in particolare senza qualcuno che debba necessariamente andare a scovare nei meandri della tua psiche per capire il perché.
Se tagli i capelli è perché la tua situazione sentimentale è instabile, se cambi abbigliamento è perché cerchi di dimostrare l’età che non hai e così via.
Voglio rassicurare gli affezionati cuochi che non è il caso di questo blog. Cambia il look ma non cambia la solita buona cucina a prezzi modici.
Per dimostrarlo vi svelo una ricetta tradizionale, che ha accompagnato molte generazioni.


PER 8 PERSONE

700 gr di zucchine piccole con i fiori
400 gr di farina
150 ml di acqua
parmigiano qb
4 uova
prezzemolo tritato
sale qb
pepe macinato qb
1 bustina di lievito di birra
un goccio di acqua o meglio di birra.


Tagliare le zucchine a rondelle molto sottili e salarle. Intanto mischiare la farina alle uova, all’acqua e spezzettare i fiori di zucca nell’impasto. Aggiungere le zucchine, il formaggio, il prezzemolo e il sale. L’impasto deve risultare denso, se così non fosse, aggiungere la farina.
Mescolare e aggiungere la bustina di lievito.
Far riposare l’impasto in ambiente caldo per 30 minuti.
Scaldare l’olio e friggere: mettere nell’olio un cucchiaio di impasto alla volta, vi aiuterà a dare forma alle frittelle.

TEMPO DI PREPARAZIONE: 45 minuti, di cui 30 minuti sul divano a non far nulla perché al pasta deve riposare
COSTO A PERSONA: 0,30 centesimi

POLLO E CAROTE ALLA BIRRA


Essere astemi ha molti pregi e molti difetti.
I pregi sono innumerevoli e tutti elencati da svariati dottori: dai dottori delle riviste che spopolano le cartolerie a fine estate convincendovi con il magico suono della parola dieta, ai dottori che in tv pretendono di indottrinarvi con il panico da “cosa potrebbe succedere se..”.
I media hanno da tempo deciso di mostrare le vittime dell’alcolismo, anche io intendo farlo, a modo mio.
La vittima dell’alcolismo è colui che subisce inerme quello degli altri , è colui che vede ridere gli amici brilli e non capisce il perché, colui che per i primi minuti insieme asseconda l’ironia, poi per continuare a ridere pensa a tutte le puntate più riuscite dei Simpson, dei soliti idioti e di tutte le serie più esileranti.
Ma poi dopo aver rispolverato anche le barzellette delle elementari l’unica soluzione è infilarsi due stuzzicadenti “all’arancia meccanica” ma questa volta all’altezza delle guance.
Questa sarà l’unica testimonianza dell’utilizzo di alcolici perché anche a me gli stuzzicadenti hanno rotto le palle.

PER 4 PERSONE

1kg di carote
4 cosce di pollo grandi
1 cipolla
1 lattina di birra da 33
rosmarino

Tagliare le carote a rondelle e metterle in una casseruola con la cipolla e olio.
Far soffriggere e poi aggiungere il pollo. Coprire con un coperchio e far cuocere per 30 minuti. Durante la cottura aggiungere a poco a poco la birra per non far attaccare il pollo.
Aggiungere a fuoco spento il rosmarino essiccato.


TEMPO DI PREPARAZIONE: 5 minuti per affettare le carote più la cottura.
COSTO A PERSONA: 0,90 centesimi

TORTINO DI ZUCCHINE IN CROSTA


Fine agosto, scrivanie ripopolate, pensieri oltreoceano.
Non per tutti questo è un buongiorno.
Non sarà mio compito dare le pacche sulle spalle, asciugare le lacrime e consolare chi è dovuto tornare a guardare sempre le solite facce di cazzo.
Un rimedio ci sarebbe e si chiama masochismo, e quello che propongo in particolare è prettamente culinario.
Poi tutto dipende dalla gravità della situazione, questa soluzione è per i casi lievi.
Ai casi tragici consiglio di buttarsi sul reparto rosticceria della catena di supermercati più vicina, fare un tuffo nelle patatine fritte, passando per nuggets, e di evitare tutto ciò che non trasudi olio.
Anche se avrete rasentato l’intossicazione forse quegli odori vi consoleranno.
Per tutti gli altri va bene il tortino.

PER 5 PERSONE

TORTINO:
6 zucchine
2 uova
1 cipolla
besciamella qp(che significa “quanto piace”)
basilico fresco
4 cucchiai di parmigiano

FROLLA ALL’OLIO
400 gr di farina
160 ml di acqua tiepida
80 ml di olio d’oliva
basilico secco qb


Preparare prima la frolla mettendo tutti gli ingredienti insieme e impastare.
Anche se l’impasto sarà appiccicoso, metterlo nella carta forno e lasciarlo in frigorifero per almeno 20 minuti.
Intanto tagliare le zucchine a dadini e la cipolla e farle cuocere facendo evaporare tutta l’acqua.
Quando le zucchine saranno fredde togliere l’acqua in eccesso e mischiarle con basilico, uova, besciamella e parmigiano.

Al 21” minuto, quando tutto sarà pronto, prendere dal frigorifero la pasta frolla e stenderla molto sottile in una teglia.
Riempire la frolla con il ripieno e infornare a 250 gradi per 20/30 minuti.
Il consiglio è quello di dare più cottura alla parte inferiore della frolla perchè impiega più tempo per cuocere.


TEMPO DI PREPARAZIONE: 30 minuti escluso la cottura
COSTO A PERSONA: 0,95 CENTESIMI

RISO VENERE, PESTO, FAGIOLINI E PATATE


Sfatiamo un mito.
Si dice che quando fa caldo nessuno abbia voglia di cucinare e di mangiare.
Ma è anche vero che all’inizio del 1900 ci fu un uomo saggio che inventò l’aria condizionata, e da allora non ci furono più scuse.
Se è vero che d’inverno bisogna nutrirsi per affrontare il freddo, è anche vero che il mare “mette fame” e che anche d’estate bisogna nutrirsi per non farsi cogliere impreparati dal caldo atroce.
Allora come la mettiamo? La mettiamo in una pentola in cui non dobbiamo far altro che far bollire gli ingredienti. Questa ricetta è davvero a prova di Clerici.
Ottima d’inverno, servita calda in una cena improvvisa.
Perfetta d’estate a freddo.

PER 5 PERSONE

½ kg DI RISO VENERE
1 BARATTOLO DI PESTO
½ kg DI FAGIOLINI
2 PATATE GROSSE

Mettere a bollire il riso, e nella stessa pentola le patate già sbucciate e tagliate a dadini grossi.Dopo 5 minuti aggiungere i fagiolini già puliti.
Occhio alla cottura, i fagiolini cuociono prima delle patate e le patate prima del riso venere.
Quando sarà tutto pronto scolare, lasciar raffreddare e aggiungere il pesto.



TEMPO DI PREPARAZIONE: 20 MINUTI di cottura(cioè tu stai seduto sul divano!)
COSTO A PERSONA: 1 EUROmax

FAVE E PISELLI


PER MINESTRA O CONTORNO..
Quando quel famoso bambino delle fiabe si arrampicò sulla pianta di fave, non è vero che raggiunse il castello dell’orco.
Se a tutti noi poveri bambini raccontarono della storia dell’arpa magica, dell’orco che voleva mangiare il bambino, o siamo stati ingannati già in fasce o non ci abbiamo ragionato bene.
A quel bambino non convenne rischiare a vita per arrivare dall’orco, davanti a se aveva innumerevoli fave.
E considerato quanto costano sia al mercato che al supermercato dalla consonante lunga, al bambino convenne fare un business.
Fu così che fece i primi soldi e divenne talmente famoso che una nota azienda di computer volle usare come logo una fava.
Ma poi, come sempre non raggiunsero l’accordo e chiesero a Biancaneve di poter utilizzare una mela.
PER 4 PERSONE:

1KG di fave
2 manciate di piselli(anche surgelati)
UNA CONFEZIONE DI PANCETTA
1 CIPOLLA ROSSA GROSSA
½ DADO
PREZZEMOLO


Sbucciare le fave togliendo la piccola escrescenza posta sopra ognuna.
Mettere in una pentola la pancetta e la cipolla spezzettata e far rosolare.
Poi aggiungere le fave e i piselli e coprire col coperchio.
Quando cominciano a cucinare aggiungere mezzo cubetto di dado e dell’acqua calda.
Continuare ad aggiungere acqua, quanto basta per non far attaccare le fave e i piselli.
Dopo circa mezz’ora(la cottura dipende da quanto sono morbide e grandi le fave) condire con un pizzico di pepe e del prezzemolo a crudo.

Con le fave e piselli si potrà condire anche la pasta.

COSTO A PERSONA: 1,00 EURO
TEMPO DI PREPARAZIONE: 30/40 MINUTI(escluso sbucciare le fave!)

POLPETTONE AGLI SPINACI



Ehi, dico a te.
Si proprio a te lavoratore incazzato seduto in ufficio davanti al computer. A te che ti sei concesso un attimo di pausa per risolvere un problema più grande dei conti che non tornano o del capo col fiato sul collo. Stai cercando una risposta al”cosa preparo stasera?”
Se per il primo problema, quello in ufficio, faresti meglio a chiedere un miracolo a chi ne sa più di me, per il secondo c’è sempre una soluzione veloce e succulenta.
A tutti capita di imbattersi in un giorno no. Se poi anche voi come me siete parte del gruppo “quasi tutti giorni no” sapete che al massimo vi potrà capitare un giorno ni.
Che sia un giorno no o un giorno ni, se il miracolo tarda ad arrivare sfogate il vostro istinto omicida impastando carne macinata..di vitello.

PER 4 PERSONE
250gr DI CARNE MACINATA
2 UOVA
LATTE QB
10 CUCCHIAI DI PAN GRATTATO
AGLIO TRITATO

250 gr di SPINACI
FORMAGGIO DI QUALSIASI TIPO


Impastare la carne macinata con le uova, l’aglio, il pan grattato, circa due cucchiai di latte(attenzione a che non sia troppo molle) ricordandosi di aggiungere il sale.
Quando l’impasto sarà ben compatto, stenderlo su uno strato di carta forno e schiaccialo creando un rettangolo alto 5 cm.
Mettere sopra la carne gli spinaci lessati e il formaggio(abbondate di formaggio, sarà buonissimo) lungo tutta la superficie.
Cominciare dal lato ad arrotolare aiutandosi con la carta forno.


COSTO A PERSONA:2 euro
TEMPO DI PREPARAZIONE: 30 minuti esclusa la cottura.

BROCCOLI AL GRATIN


Azi la mano chi non è mai tornato a casa e si è accorto di avere il frigo vuoto.
Alzi la mano chi non ha pensato “mi sono dimenticato di fare la spesa”.
Alzi la mano chi di mangiare verdure bollite ne farebbe volentieri a meno.
Alzi la mano chi, perennemente a dieta, non vuole cedere agli eccessi ma di non mangiare è stufo.
Questa è una soluzione dietetica, con pochi ingredienti, che permette di trasformare la mancata spesa in un successo.
Anche quando sembra impossibile, un broccolo può diventare tutt’altro che triste.


3 BROCCOLI
1 BICCHIERE D’ACQUA
1BICCHIERE DI LATTE
2 CUCCHIAI DI FARINA
2 CUCCHIAI D’OLIO
NOCE MOSCATA
UN CUCCHIAINO DI SALE
FORMAGGIO GRATTUGGIATO
PEPE

Lessare i broccoli e scolarli prima che si spappolino.
Adagiarli in una teglia.
Intanto preparare la besciamella mischiando la farina con il latte e l’acqua. Aggiungere l’olio e abbondante noce moscato,il sale e mescolare a freddo finchè non ci saranno più grumi di farina.
Mettere il pentolino sul fuoco e girare senza interruzioni come con la crema.
Versare la besciamella sui broccoli e aggiungere del formaggio grattugiato e pepe. Se lo si gradisce aggiungere anche del pan grattato.
Cuocere in forno per 15 minuti, senza dimenticare il grill per la crosta.



COSTO A PERSONA: 0,30 centesimi
TEMPO DI PREPARAZIONE: 30 minuti incluso la cottura

FOCACCIA BARESE


Dopo una lunga disputa consumatasi in questo blog, è doveroso dare a Cesare ciò che è di Cesare e ai baresi ciò che è dei baresi. Se le varianti regionali sono tante è perché la Puglia è troppo lunga e da Vieste a Santa Maria di Leuca c’è chi perde farina patate e olio.
Per chi ha già provato quella pugliese, su questa sentirete il rumore delle onde che si infrangono sugli scogli del lungomare e il profumo dell’incenso di San Nicola tra le luminarie accecanti.
Per onestà regionale, c’è chi aggiunge agli ingredienti qui riportati 150 gr di patate, preventivamente lessate, sbucciate e raffreddate.
Nel caso non aveste tempo, fatene a meno. Ometterle non è un sacrilegio ma una scelta di quartiere.

250 gr DI FARINA 00
250gr DI FARINA DI SEMOLA
1 CUCCHIAIO DI SALE
½ CUCCHIAIO DI ZUCCHERO
1 BICCHIERE D’ACQUA TIEPIDA
1 LIEVITO

VOLENDO: 150 GR DI PATATE

Sciogliere 1 lievito in un bicchiere di acqua tiepida. Aggiungerlo alle farine mischiate e cominciare ad impastare. Aggiungere un cucchiaio di sale fino e mezzo cucchiaio scarso di zucchero.(se si sceglie di mettere le patate, schiacciarle e mischiarle).
Continuare ad impastare aggiungendo mezzo bicchiere scarso di acqua calda finchè la pasta sarà bene compatta. Se dopo qualche minuto la pasta continua ad essere appiccicosa, aiutarsi con qualche spolverata di farina.
Intanto oliare una teglia e stendere la pasta. Lasciare lievitare al caldo, coprendola con una coperta o lontano da spifferi d’aria.
Dopo almeno un’ora, condire la focaccia come si preferisce.

COSTO A PERSONA: 0,30 centesimi
TEMPO DI PREPARAZIONE(cottura e lievitazione esclusa): 10 minuti

TORTA ALL'ARANCIA




Mattina, mattina presto. Per molti il sole non è ancora sorto ma la sveglia è già suonata da un pezzo. E alla terza volta che la fermi, ti devi convincere: è proprio ora di alzarsi.
C’è chi velocemente si prepara e chi di varcare quella porta ne farebbe volentieri a meno.
Se siete della seconda specie, l’homo ritardus intendo, di sicuro le avrete già provate tutte: dai caffè ristretti, alle docce fredde fino ad arrivare al vestito preparato la sera prima pur di guadagnare quei 5 minuti fondamentali.
Se tu homo ritardus, cerchi qui una risposta, sta volta non ti posso aiutare: devi convincerti.
Qui trovi però un dolce motivo per svegliarti, che se non sarà fondamentale nella tua ripresa è sempre meglio delle tristi brioches al bar con il collega, quello che non sopporti.

10 CUCCHIAI DI FARINA
2 UOVA
8 CUCCHIAI DI ZUCCHERO
7 CUCCHIAI D’OLIO DI OLIVA
2 ARANCE SPREMUTE
½ SCORZA DI ARANCIA GRATTUGGIATA
1 LIEVITO PER DOLCI

Mettere lo zucchero e le uova in una ciotola e mischiare col cucchiaio o con una forchetta. Aggiungere la farina, poi l’olio e il succo stando attenti a non esagerare con la scorza di arance(la parte bianca non va grattugiata).Aggiungere il lievito e mescolare.
Imburrare la teglia, versare il contenuto e cuocere a 180 gradi per 30 minuti.

TEMPO DI PREPARAZIONE: 8 MINUTI
COSTO TOTALE: 30 CENTESIMI

FRITTELLE DI BACCALA'


Fila al mercato del pesce. Ne ho ancora per molto, soprattutto perchè la nonnina davanti a me non si decide né a scegliere né ad acquistare. Si ferma davanti ad ogni tipo di pesce, scruta, osserva.
Poi si volta verso di me e dice che il pesce è fresco se “odora di mare”.
Poi guarda in faccia un’orata e mi dice di guardarla bene negli occhi. Gli occhi, dice, devono essere vivi e in fuori con la cornea trasparente e lucida.
Mi sorride e va via. Chiunque avesse avuto a cuore la propria salute sarebbe andato via con la nonnina, ma poi penso che un’alternativa al surgelato esiste. Con la coda dell’occhio guardo i filetti di baccalà sotto sale e li prendo senza esitare.
Li lascio a bagno in acqua per 3 giorni, ricordandomi di cambiare l’acqua almeno una volta al giorno e, come dice la Bibbia della cucina, “al terzo giorno resuscitò”.

PER 3 PERSONE:

PASTELLA:
1UOVO
8 CUCCHIAI DI FARINA
PREZZEMOLO a volontà
ACQUA qb

2 FILETTI GROSSI DI BACCALà

Tagliare i filetti di baccalà in quadratini di circa 2 cm. Asciugarli con della carta assorbente e immergerli nella pastella.
Mettere a scaldare in una padella olio abbondante e friggere le frittelle.

TEMPO DI PREPARAZIONE: 5 MINUTI esclusa la cottura
COSTO A PESONA: 2 euro

FROLLA DI VERDURE ALL'OLIO


Nel pieno di un delirio mistico-lessicale ho riflettuto sull’influenza del cibo sui giorni della settimana. È la stessa logica della riflessologia.
A tutti capita di dover vivere il lunedì. Ma lunedì è diventato ormai un aggettivo dispregiativo nel vocabolario dei piccoli lavoratori. Ma c’è di peggio. Il lunedì più lunedì di tutti è quello del ritorno dalle vacanze che per convenzione inizia a chiamarsi “lunedoso”.
Se poi al rientro si aggiunge la consapevolezza di aver fatto bagordi, sopraggiunge il triste proposito di mettersi in riga, il “lunedoso” diventa “lunedoserrimo”.
Partendo da questo legame cibo-settimana credo di aver trovato una soluzione.
Innanzitutto la dieta depurativa si inizia dal martedì che a causa della mancanza di cibi unti e grassi diventerà mertedoso. Ma per non farlo trasformare in martedoserrimo basta sostituire l’olio al burro.


PER LA FROLLA:
1 BICCHIERE PIENO DI ACQUA
18 CUCCHIAI DI OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA
400 GR DI FARINA
SALE
5 PUGNI DI PAN GRATTATO
6 CUCCHIAI DI FORMAGGIO

RIPIENO:
700 GR DI VERDURA BOLLITA
5 PUGNI DI PAN GRATTATO
6 CUCCHIAI DI FORMAGGIO

RIPIENO:
Lessare la verdura a piacere(spinaci, bietole, cicorie ecc..).
scolare tutta l’acqua e passarla con olio e aglio in una padella. Quando sarà ben asciutta togliere l’aglio e a fuoco accesso mettere pian piano il pan grattato e il formaggio girando sempre la verdura(un po’ come si fa con la crema).A piacere aggiungere pezzi di formaggio filante.
FROLLA:
impastare la frolla finchè non sarà ben compatta. Se necessario aggiungere altra farina.
Farla riposare in frigo per 20 minuti e stenderla sottile in una teglia.

Aggiungere il ripieno sulla frolla e cuocere a 200 gradi per circa mezz’ora.


COSTO A PERSONA:0,80 cent
TEMPO DI PREPARAZIONE: 40 minuti esclusa la cottura.