PANZEROTTI FRITTI




Che festa è l’Immacolata? Wikipedia riporta: “festa in cui non si lavora, non si va a scuola e si mangiano i panzerotti con le cime di rape”.
E non solo. Generalmente le feste si possono moltiplicare: ogni festa porta con se una vigilia e un antivigilia.
Fu nel giorno della vigilia che la Madonna si fermò in un trullo e cominciò a lavorare la pasta. Poi, non avendo un forno Ikea, decise di friggerla.
Ma fu L’arcangelo che, dopo averle messo in grembo un figlio, allo stesso modo mise dentro la pasta un ripieno di cipolle e in altri mozzarella e pomodoro.
C’era un problema, nessuno sapeva come chiamare questa invenzione. Qualcuno propose “maria” ma poi fecero la prova : “mangiamoci un pò di Maria”.
Sembrava poco politically correct.
Allora guardarono la Madonna, incinta e soffermandosi sulla pancia decretarono: “panzarotto” che in italiano divenne panzerotto.

PER 8 PANZEROTTI:

500gr di FARINA
1 LIEVITO
1 SCAMORZAda 200 gr
PECORINO 3 CUCCHIAI GRATTUGGIATO
SALSA DI POMODORO
OLIO PER FRIGGERE

LA PASTA: Preparare la pasta come per la focaccia ma più dura: mischiare 500 gr di farina, 1 cucchiaio di sale, mezzo di zucchero, 1 lievito sciolto in 1 bicchiere e mezzo di acqua calda.
Impastare finchè la pasta non sarà più appicicosa, quindi aggiungere farina se necessario.
Far lievitare al caldo, senza spifferi d’aria per 1 ora.

RIPIENO MOZZARELLA E POMODORO: mettere a bollire 250 gr di salsa(diventa compatta) e quando sarà fredda unirla alla scamorza tagliata a pezzettini piccoli ,pecorino e pepe.
Evitare di mettere troppa salsa se non siete esperti nella frittura: l’acqua apre i panzerotti!

Con la pasta lievitata creare delle palline, e da ognuna di queste un disco(usare il matterello).
Mettere 2cucchaini di ripieno per ogni disco, richiuderlo su stesso. Per sigillare i due lembi aiutarsi con una tazza e poi ripassare il bordo con una forchetta come nella foto.

SEGRETO PeR FRIGGERE: Appoggiare il panzarotto nell’olio bollente. Dopo pochi secondi rigirarlo per evitare che si gonfi solo da un lato ed esploda!

Buon appetito.

COSTO A PERSONA: 0,90
TEMPO DI PREPARAZIONE: 20 minuti esclusa la preparazione della pasta.

GNOCCHI DI PATATE


In molti conoscono la storia della sposa di Ceglie.
È la storia di una povera sposa lasciata sull’altare.
Nella musica Gianni Ciardo la cantò(cfr.”Enza”) ispirato da Guccini (cfr. “signora Bovary).
Nella letteratura Flaubert rubò ispirazione dalla cultura popolare pugliese quando parlò dell’appuntamento che Emma Bovary aveva alle 11 alla Cattedrale. Anche in quel caso, lui non arrivò mai. La lasciò.
Anche io, veterana sposa di Ceglie, ho una storia che fa un baffo a Gustave Flaubert.
C’era una volta, tanto tempo fa un giovane uomo con cui passavo gran parte della mia vita.
Giorgio, così si chiama, allietava le mie tristi domeniche con ricette indimenticabili.
Bastava un accenno, e lui con una maestria unica mi diceva: “ et voilà, è pronto”.
Ma come in tutte le storie che si rispettino, il the end arriva quando meno te l’aspetti.
Giorgio mi ha lasciata, è andato via con una valigia trendy di pelle marrone lasciandomi poche ma amorevoli righe: la ricetta degli gnocchi.
Voci di quartiere dicono che mi abbia tradita. L’hanno visto in giro per rue Montorgueil con Carlà.
Lei lo accoglie nella sua cucina di design lunga 10 metri e lui di certo non rimpiange la mia Ikea-basic di 2 metri.
Chi l’ha detto che le dimensioni non contano? Un giorno quando anch’io potrò permettermelo, tu tornerai da me?

PER 4 PERSONE:

1kg DI PATATE GIALLE(farinose)
400/500 GR DI FARINA
1 UOVO


Pelare le patate e metterle a bollire in acqua salata. Quando saranno pronte scolarle, farle raffreddare (per evitare le ustioni) e passarle nello schiacciapatate.
In una ciotola aggiungere un uovo, sale e piano piano la farina. Impastare finchè la pasta sarà poco appiccicosa.
Creare dei filoni da 2-3 centimetri e tagliare gli gnocchi appoggiandoli su una tovaglia infarinata e coprirli.
Quando tutti gli gnocchi saranno finiti, cuocerli in acqua salata finchè non salgono a galla.

VARIANTE:
Avvolgere un pezzo di filone intorno a un pezzo di gorgonzola o altro formaggio!

CONDIMENTO CONSIGLIATO:
burro e salvia o pomodoro semplice.
Giorgio utilizzava il sugo di pomodoro con l’aggiunta di una polverina di parmigiano, cannella e zucchero.

COSTO A PERSONA: 0,45 centesimi
TEMPO DI PREPARAZIONE: 30 minuti esclusa la cottura

CALZONE GRECO


Immaginate di sbarcare per la prima volta in Grecia. Un uomo panciuto sulla cinquantina si sbraccia per salutarvi. Si avvicina e dice: “Anglika?Ellenika?” ma poi capisce “Italika!” e mentre voi annuite lui è già lì a dire “italiano, una faccia una razza” .
Il panciuto cerca di affittarvi un appartamento ma riuscirete a trattare se incalzerete anche voi con “si, pizza e mandolino del capitan Corelli”perché infondo i greci sono dei romanticoni.
E a noi altri romantici che non riusciamo a dimenticare una terra magica dove tutto è possibile, non resta che accontentarci con i ricordi e qualche foto.
Com’era quella bellissima frase che circolava sulle Smemo al liceo? “i ricordi sbiadiscono ma i veri sapori restano”.
Per l’appunto, un dolce sapore greco circondato dalla dura consapevolezza di non essere più su una barca in balia dei sogni.
Buon appetito.

PER 5 PERSONE

RIPIENO:
2MELANZANE GROSSE
1SCATOLA DI FETA
FORMAGGIO GRATTUGGIATO
2UOVA
CIPOLLE

PASTA:
FARINA
LIEVITO
ACQUA
OLIO

Con 500 gr di farina, 1 bicchiere e 1/2 d’acqua, 1 lievito di birra, 1 cucchiaio di sale, ½ cucchiaio di zucchero, 1 e 1/2 cucchiai di olio, impastare la sfoglia.
Quando sarà ben compatta e non appiccicosa(se è il caso aggiungere man mano della farina)lasciarla lievitare per circa un’ora.
Intanto preparare il ripieno:
Cuocere in padella le 2 melanzane grosse (3 se medie) tagliate a cubetti con una cipolla affettata, olio e sale.
Quando le melanzane saranno pronte(morbide, meglio se quasi spappolate) e fredde aggiungere la feta sbriciolata, due uova e 4cucchiai di formaggio grattugiato di qualsiasi tipo.
Quando la pasta è pronta:
stendere con il matterello due dischi sottili di pasta come se fossero due pizze.
Mettere il primo disco su una teglia oliata: sarà la base del calzone. Mettere sopra il ripieno preparato.
Con l’altro disco creare il coperchio, unire i lembi laterali dei due dischi per chiudere il calzone.
Bucherellare la parte superiore con una forchetta.
Oliare la parte superiore del calzone prima di metterla in forno.
Cuocere per circa 20 minuti a 250 gradi.


COSTO A PERSONA: 0,70 centesimi
TEMPO DI PREPARAZIONE esclusa la lievitazione: 25 MINUTI

STRUDEL DI MELE


Per preparare una dolce come la Clerici comanda(Clerici e non Parodi perché la prima ha una filosofia della cucina sana, sulla seconda ho ancora molti dubbi) serve passione, dedizione e il dizionario cucina-italiano.
E anche se avessimo tutto questo, c’è chi non vuole passare la propria vita ai fornelli o non riesce.
Cara signora presentatrice della cucina, in un mondo in cui precario è la parola d’ordine e il mese non è misurato in giorni ma in euro a disposizione c’è chi si è ingegnato diversamente.
Secondo la cara teoria dell’evoluzione, la nostra specie sta imparando a procacciarsi il cibo migliore con poche mosse e spesa minima.
Se anche voi volete cimentarvi in un ottimo dolce ma non avete in casa gli Umpa Lumpa che allietano la preparazione, e non potete delegare al Gollum a vostro servizio non disperate.

PER 5/6 PERSONE

2 MELE GIALLE GRANDI
125GR DI UVA PASSA
NOCI SGUSCIATE
4 FROLLINI O 4 CUCCHIAI DI CEREALI
CANNELLA
LATTE
ZUCCHERO A VELO
PASTA SFOGLIA


Sbucciare le mele a fettine e mischiarle in una ciotola con 3 cucchiai di zucchero e del succo di limone. Aggiungere la cannella in polvere, una manciata di noci e due cucchiai di cereali sbriciolati o due frollini sbriciolati.
Intanto mettere l’uvetta a bagno nell’acqua per circa 10 minuti. Quando sarà pronta, strizzarla e aggiungerla all’impasto.
Stendere la pasta sfoglia, bucarla con la forchetta e sbriciolare su due cucciai di cereali , oppure due frollini(devono essere piccole briciole!).
Riempire la sfoglia con il preparato nel mezzo in modo tale che i lati si possano chiudere creando un fagottino. Bucherellare la sfoglia anche sul lato superiore e spalmare del latte prima di metterlo in forno.
Cuocere a 180 gradi per 15 minuti, finchè la sfoglia non sarà dorata. Servire lo strudel con lo zucchero a velo.


COSTO A PERSONA: 0,80 centesimi
TEMPO DI PREPARZIONE: 15 minuti

POLPETTE DI MELANZANE


La polpetta offre alla lingua italiana una considerevole varietà di interpretazioni.
Io ancora mi domando perché si dica con violenza”ti faccio a polpette”.
Se qualcuno lo dicesse a me, penserei immediatamente ad un approccio romantico che tradotto nel dizionario italiano-l’megghie significa “adesso ti rendo ancora più appetitosa”.
Perché se la carne stufa e le verdure sono tristi, fatte a polpette sono la gioia del bambino che è ancora rimasto in noi…o potrebbe essere la gioia del bambino che è in alcune di voi.
Care mamme, mangiate le polpette e il vostro bambino nella pancia ballerà come in quello spot della famosa acqua minerale.
Ma dato che questa ricetta viene dal profondo Sud, io spero che balli la pizzica!
Buon appetito!


PER 4 PERSONE:

250gr DI CARNE MACINATA
2 UOVA
10 CUCCHIAI DI PAN GRATTATO
2 MELANZANE
3 CUCCHIAI DI PARMIGIANO
BASILICO
CIPOLLA


Tagliare le melanzane a cubetti e farle cuocere in una padella con 1a cipolla(tagliata come si vuole) e olio. Salare il tutto.
Intanto preparare l’impasto in una ciotola con: carne macinata, sale, due uova, 3 cucchiai abbondanti di parmigiano, 10 cucchiai di pan grattato, basilico a piacere.
Mescolare bene l’impasto e verificare che sia ben compatto.
Aggiungere le melanzane a cubetti già cotte e raffreddate.
Mischiare bene e cominciare a creare le polpette, meglio se un pò schiacciate(vedi foto) perchè si cuociono prima.
Passare la polpetta nel pan grattato(a mò di cotoletta per intenderci) e friggerle o farle al forno.

Se le polpette saranno al forno: oliare la teglia e mettere l’olio anche sopra ogni polpetta per farle dorare.

COSTO A PERSONA:1 euro
TEMPO DI PREPARAZIONE: 20 minuti esclusa la cottura.

PIZZOCCHERI ALLA ZUCCA


Ve lo ricordate “Incantesimo Napoletano”?era un vecchio film poi ripreso nel 2001.
È la tragica storia di una famiglia napoletana a cui nasce una bambina che parla milanese.Quel film ha fatto raffiorare in me tanti ricordi.
Nel mio quartiere non circolava molta polenta, cassola o pizzoccheri ma a casa mia si.
Ma non potevo andarne fiera, avrei rischiato l’emarginazione.
E non potevo sottrarmi a quell’ etichetta pugliese che richiede, non appena ci si incontra al pomeriggio(dopo la controra) un “cos’hai mangiato?”invece del classico “come stai?”
Allora succedeva più o meno così:
Amica: “Mò, tu che hai mangiato a mezzogiorno?”
Io: “Pizzoccheri della Valtellina”
Altra amica: “cos’hai detto, orecchiette?”
Amica: “no, voleva dire strascinati”.

Adesso che tutto è cambiato, posso dirlo: "I LOVE PIZZOCCHERI"!

PER 3/4 PERSONE

500gr ZUCCA(napoletana)
250gr DI PIZZOCCHERI
2 CAPI DI SALSICCIA
RICOTTA DURA
CIPOLLA
1 BICCHIERE DI VINO BIANCO

Far ammorbidire la zucca tagliata a cubetti con olio e cipolla.Allungare con 1 bicchiere di vino bianco e continuare a cuocere. Quando la zucca sarà morbida aggiungere la salsiccia tagliata a pezzetti e salare.
Intanto cuocere i pizzoccheri in acqua salata e scolarli al dente. Unire i pizzoccheri alla zucca , farli saltare qualche minuto e aggiungere abbondante ricotta dura grattugiata.
Buon appetito.

COSTO A PERSONA: 1, 40 EUROcirca
TEMPO DI PREPARAZIONE: 10 minuti

FIORI DI ZUCCA FRITTI


Giorni fa mi ha incuriosito una definizione in un manuale di cucina. Sarcasticamente si parlava del monofago, che non è colui che si nutre di un solo cibo ma ai nostri giorni diventa colui che mangia da solo. Così anch’io ieri credevo di essere un monofago.
La mia logica ai fornelli si è basata sulla velocità(cucino una roba alla svelta) dalla frugalità( apro il frigo e prendo la prima cosa che capita) ma anche dalla psicologia per non prendere il telefono e chiamare l’omino della pizza.
In questo devo ammettere di essere fortunata dal momento che Mohammed(per noi italiani Mimmo), sbaglia sempre portone, citofono e piano e arriva puntualmente in ritardo con la pizza che è diventata colla.
Avendo subito accantonato il pensiero di Mohammed(detto Mimmo), ho preso dei fiori di zucca e ho preparato la pastella. Ma mentre la forchetta affondava tra la farina, una telefonata mi ha tolto dall’imbarazzante condizione di monofaga. In pochi minuti si è verificato il miracolo della moltiplicazione dei fiori di zucca fritti.

PER 4 PERSONE:

c.a 20 FIORI DI ZUCCA
FARINA
1UOVO


Sbattere un uovo e aggiungere 8 cucchiai di farina. Aggiungere dell’acqua fino ad ottenere una pastella abbastanza densa.
Immergere uno alla volta i fiori di zucca nella pastella e metterli(possibilmente dritti) nell’olio bollente. Farli dorare da entrambi i lati e lasciarli riposare su una carta assorbente.
Buon appetito.

TEMPO DI PREPARAZIONE: 8 minuti
COSTO A PERSONA: 0,75centesimi

FOCACCIA PUGLIESE


Ve la ricordate la signora in giallo di una nota pubblicità che diceva “avrei voglia di qualcosa di buono”?
Anche a noi gente che è solita vestirsi in giallo, capita spesso di aver voglia di qualcosa di buono. Ma se la sera dopo una dura giornata di lavoro, Ambrogio ci offrisse un misero cioccolatino, ognuno sarebbe autorizzato (per dirla con un eufemismo) a rispondergli malamente.
Allora chiudete gli occhi. Immaginate di dire la frase magica “Ho voglia di qualcosa di buono”.
Aprite gli occhi..lo vedete Ambrogio?dopo aver letto questo blog ha in mano una teglia di focaccia.
Buon appetito.

PER 4 PERSONE:

500GR DI FARINA
1 BICCHIERE E ½ D’ACQUA
1 LIEVITO
POMODORINI

Sciogliere 1 lievito in un bicchiere di acqua calda. Aggiungerlo alla farina e cominciare ad impastare. Aggiungere un cucchiaio scarso di sale fino e mezzo cucchiaio scarso di zucchero.
Continuare ad impastare aggiungendo mezzo bicchiere scarso di acqua calda finchè la pasta sarà bene compatta. Se dopo qualche minuto la pasta continua ad essere appiccicosa, aiutarsi con qualche spolverata di farina.
Intanto oliare una teglia e stendere la pasta. Lasciare lievitare al caldo, coprendola con una coperta.
Dopo almeno un’ora, condire la focaccia con pomodorini tagliati a metà, olio, origano e infornare.


COSTO A PERSONA: 0,25 centesimi
TEMPO DI PREPARAZIONE(cottura e lievitazione esclusa): 10 minuti