ARANCINI DI ZUCCA


Alla domanda “cosa vorresti trovare sotto l’albero” ognuno risponderebbe secondo i propri desideri imminenti e per lo più materiali. Ma se si potesse osare, un regalo accomunerebbe molti di noi: “lo sciaccia sensi di colpa”
Facciamo due conti. Prima delle feste non si possono saltare gli incontri culinari con gli amici chiamati impropiamente “cene di Natale”. Non vorrete mica rompere delle amicizie decennali! E se partecipi ad una, devi partecipare anche alle altre, per non rischiare di incorrere nella domanda “ perché io sono meno importante?”
Al cenone della vigilia di Natale non si può dir di no, al pranzo Natalizio non è consuetudine rifiutare del cibo (attenti alla nonna che dice :” mangia che sei sciupato”), a San Silvestro cosa fai?non vorrai mica buttar via il cibo avanzato!
Al cenone del 31 non mangiare porta male e rifiutare le lenticchie rischia di aggravare la crisi economica e poi il 1 gennaio si dice che chi fa la fame il primo dell’anno, fa la fame tutto l’anno.
Ecco la mia soluzione: Mangiare sano e leggero. E all’obiezione “i tuoi arancini sono delle formidabili bombe atomiche” rispondete come me: “infondo è solo riso bollito”!

PER 4 PERSONE

1/2kg di RISO BOLLITO
1kg di ZUCCA(napoletana)
2 UOVA
PAN GRATTATO
SCAMORZA
3 cucchiai di FORMAGGIO GRATTUGGIATO

Far appassire la zucca(salandola) con un filo d’olio finchè non riuscite a spappolarla. Mischiare il riso con la zucca, aggiungere del sale, pepe, il formaggio grattugiato e due uova.
Mischiare il tutto e creare delle palle inserendo all’interno un pezzo di scamorza.
Impanare l’arancino nel pan grattato e friggere o infornare a 250 gradi.

COSTO A PERSONA: 0,65 centesimi
TEMPO DI PREPARAZIONE: 40 minuti esclusa la cottura.

FOGLIE DI ULIVO FRESCHE


Domenica mattina. Una telefonata ti sveglia ricordandoti che, in un momento di euforia serale, avevi invitato qualcuno a pranzo.
Panico. La tua settimana è trascorsa velocemente cercando di comporre a caso del cibo che avevi in dispensa e al sabato hai ben pensato di goderti il meritato riposo dappertutto tranne che al supermercato.
Congedi frettolosamente il tuo ospite, riappoggi la testa sul cuscino e prima ancora di passare dal bagno corri a guardare cosa ti è rimasto in casa: una passata di pomodoro e della farina.
Qui gli esseri umani si dividono in due: chi piange disperatamente, e poi chiama l’ospite fingendo un malore e chi invece riesce a preparare qualcosa di buono con ciò che ha.
Poi ci sarebbe un’altra soluzione: quella di andare a rovistare nel frigo della mamma. Ma questo non è il capitolo sugli uomini!
Buon appetito.


PER 3 PERSONE:

16 cucchiai di SEMOLA DI GRANO DURO
1 bicchiere d’ACQUA


Impastare la farina con l’acqua senza aggiunta di sale o altro.
Quando l’impasto sarà ben compatto con le mani creare dei filoncini sottili di pasta.
Con l’indice fare pressione sul filoncino, premendo sulla sua lunghezza.
Non premere sul millimetro di filoncino iniziale: sarà il gambo della foglia(come nella foto)

Cuocere la pasta in acqua salata e olio(per non farla attaccare)
Condirla con sugo semplice e ricotta dura.

COSTO A PERSONA: 0,30 centesimi
TEMPO DI PREPARAZIONE: 2 minuti per l’impasto, 30 minuti per le forme

CARCIOFI RIPIENI


Una vecchia fiaba danese raccontava di un principe(si spera fosse bello) dalle pretese bizzarre.
Avrebbe sposato solo colei che avrebbe dimostrato di essere una vera principessa, colei che si fosse accorta del pisello sotto il materasso.
Ma la maggior parte di noi geneticamente non è definibile di sangue blu e non ha nemmeno avuto la fortuna di conoscere in tempo il principe William.
Questo fa di noi, gli inguaribili scettici che non crederanno mai alla storia del piccolo pisello sotto il materasso, quand’anche non fosse stato piccolo e quand’anche il dizionario dei sinonimi vi regali altre suggestioni sullo stesso termine.
Dal mio canto, credo che la principessa si fosse accorta di qualcosa di più grosso ma ai danesi piacciono le figure retoriche. Così finirono a parlare di piselli anziché di carciofi ripieni di piselli.
Oggi la vera storia, quella alla portata di tutti ve la racconto io.
Buon appetito.

PER 8 CARCIOFI:

3 FETTE di PANE CASERECCIO (solo la mollica)
LATTE
20 CUCCHIAI di PAN GRATTATO
5 CUCCHIAI di PECORINO GRATTUGGIATO
PEZZETTI di FORMAGGIO
3 CUCCHIAI di PISELLI
PREZZEMOLO
SALE E PEPE
1 UOVO

Pulire i carciofi(evitare i romani perché più duri) e dargli un taglio netto sia sull’altezza, sia sulla base( servirà a tenerli ben dritti).
Preparare il ripieno con la mollica di pane bagnata nel latte, il pan grattato, l’uovo, pepe, sale, prezzemolo, i piselli(precedentemente cotti in padella) e 1 aglio tagliato in pezzi piccolissimi.
Aggiungere dei pezzetti di formaggio(qualsiasi, meglio se fila).
L’impasto deve risultare ben compatto. Nel caso in cui fosse ancora molle, aggiungere il pan grattato.

Riempire i carciofi nell’interno aprendoli (meglio aprire a poco a poco foglia per foglia: al centro si creerà molto spazio).

Mettere a cuocere i carciofi in una casseruola con acqua (l’acqua deve arrivare alla metà del carciofo) e del succo di limone.
A piacere aggiungere nella casseruola pezzetti di patate e i gambi di carciofi sbucciati e tagliati a pezzetti.
Tenere sul fuoco per circa 20 minuti con il coperchio.

COSTO A PERSONA: 0,70
TEMPO DI PREPARAZIONE: 15 minuti esclusa la cottura